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Viaggio in Gallura, la terra dove nasce il Mirto

Sardegna Spiaggia

«Blu, smeraldo, giallo, verde e grigio: della Gallura mi hanno colpito i colori» dice Valentina Marchese, fondatrice deIl Marchese di Gallura, azienda produttrice di Mirto artigianale venduto in tutta Italia attraverso il sito e-commerce del brand. Da Milano, dove è nata e cresciuta e si è laureata in Agraria, Valentina, 33 anni, si è trasferita a Sant’Antonio di Gallura nel 2014 per avviare l’azienda che oggi può contare su un Mirteto di 2 ettari, coltivato con la passione di una volta unita all’esperienza della scienza agraria. 

«Ogni anno nel periodo estivo la Gallura ospita migliaia di persone attratte dalla bellezza delle spiagge e del mare, ma io credo che la Gallura offra uno spettacolo per gli occhi tutto l’anno. Anche d’inverno, anche quando fa freddo» spiega la giovane imprenditrice, che ricorda come il passaggio dalla frenetica vita milanese ai ritmi tranquilli di un paesino di millecinquecento abitanti «non fu affatto semplice». Fortuna che c’erano i colori della Gallura: «Il blu del cielo, lo smeraldo del mare, il giallo del sughero, il verde della vegetazione e il grigio del granito». 

5 colori per raccontare 5 luoghi della Gallura, la terra dove nasce il Mirto. 

Smeraldo

La spiaggia del Grande Pevero

La Costa Smeralda non ha bisogno di presentazioni: è una delle località di mare più apprezzate e conosciute al mondo. Fra le perle da visitare c’è sicuramente la spiaggia del Pevero che si trova ad Arzachena: sabbia bianca, acqua cristallina dalle tonalità smeraldo e rocce chiare, circondata alla splendida macchia mediterranea. Uno spicchio di paradiso dove lasciarsi andare.  Scopri il Box di Natale “Grande Pevero”

Verde

S’Ozzastru, l’albero più antico d’Italia 

In località Carana, nel comune di Luras, si trova S’Ozzastru un Ulivo di 4000 anni, fra i più vecchi d’Europa. Alto 14 metri e con una circonferenza di base di 20 metri, possiede una chioma la cui circonferenza raggiunge i 21 metri ed è in grado di ombreggiare 600 mq di terreno. Un vero e proprio gigante che nel 1991 è stato dichiarato Monumento Naturale dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. 

Blu

Monte Limbara, a un passo dal cielo 

In Gallura uno dei modi migliori per avvicinarsi al cielo e stabilire una connessione con l’universo infinito è arrampicarsi sul Monte Limbara, a un’altezza di oltre 1300 metri. Situato nei comuni di Tempio Pausania, Calangianus, Oschiri e Berchidda il massiccio era indicato dagli antichi romani come il confine fra le terre abitate dai Corsi e quelle abitate dai Balari. Il Monte è oggi meta di molti appassionati di Astronomia, punto privilegiato per osservare il cielo di notte. Ma pure di giorno è uno spettacolo imperdibile. Scopri il Box di Natale “Monte Limbara”

Giallo

Le sugherete di Calangianus

Maestose e sconfinate, le sugherete di Calangianus si estendono per centinaia di ettari e offrono da sempre la produzione di gran parte del sughero utilizzato per i tappi del vino che beviamo. Nel comune gallurese è possibile visitare il Museo del Sughero ospitato nell’ex Convento settecentesco dei frati cappuccini, dove conoscere gli strumenti tradizionali per la produzione del prezioso materiale e scoprirne l’antica storia. 

Grigio

Tempio Pausania, la città di granito 

Il teatro del Carmine. La Cattedrale. La casa di Nino Gallura, personalità citata nel Purgatorio di Dante. Sono alcuni degli edifici in granito che affollano il meraviglioso centro storico di Tempio Pausania, antichissima località di notevole interesse storico e culturale che nel corso dei millenni ha ospitato molte civiltà e che oggi stupisce per la luce in grado di sprigionare. 

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Rosso, bianco, verde. Qual è il Mirto migliore?

Bacca di Mirto Marchese Di Gallura
Il Mirto di Sardegna rosso è quello della tradizione. Ma non è l’unico. Esistono anche altre due varietà: il Mirto bianco e il Mirto verde

Mirto bianco

Dal gusto particolarmente delicato, il Mirto bianco è ricavato da particolari bacche depigmentate prodotte dalla pianta: frutti che non hanno il caratteristico colore nero-blu tendente al violaceo con le quali si produce il Mirto rosso, ma si presentano come piccole gemme tendenti al bianco. A differenza del Mirto rosso, il Mirto bianco è chiaro, ha un sapore meno intenso, rivela note di asperità più decise ma è ugualmente aromatico. 

«Le bacche di mirto bianco sono decisamente più rare» spiega Valentina Marchese, amministratore dell’azienda Il Marchese di Gallura. «Il nostro Mirto bianco ha una produzione limitata proprio perché individuare questi particolari frutti è impresa difficile e noi selezioniamo solo le bacche migliori». 

Mirto verde

Fra i prodotti realizzati dal Marchese di Gallura c’è anche la terza varietà di Mirto di Sardegna: il Mirto verde, non raro come il Mirto bianco ma ugualmente apprezzato dagli intenditori. Particolarmente delicato, dal colore paglierino, il Mirto verde è ricavato dalle foglie della pianta poste in infusione alcolica. 

Ma insomma, qual è il Mirto migliore? «Non esiste una risposta univoca» dice Valentina Marchese, secondo cui le diverse varietà del liquore possono essere apprezzate in maniera diversa rispetto alla stagione o al pasto. «C’è chi preferisce consumare il Mirto bianco nella stagione invernale ma che non rinuncerebbe mai a un buon Mirto rosso ghiacciato dopo una cena estiva. Poi c’è chi ama concludere un pranzo leggero con il Mirto verde, preferendo quello rosso per un aperitivo».

 

L’innovazione del Mirto: il Vermouth

La tradizione, certo. Ma chi l’ha detto che con il Mirto non si può sperimentare e innovare? Il Marchese di Gallura si è spinto oltre le tre varietà della tradizione e negli ultimi anni ha messo a punto un prodotto tanto innovativo quanto straordinario: il Vermouth, ideale per realizzare un Americano che parla Sardo. Anzi Gallurese.